Cucina piemontese a casa tua? Ecco come fare!
Capita a tutti di aver voglia di qualcosa di dolce e irresistibile, soprattutto quando le temperature si abbassano. E non c’è nulla di meglio che riscaldarsi con un dolcetto tipico della regione Piemonte: sto parlando del Friciulin, la frittella di semolino che conquisterà il tuo palato e ti farà scoprire la magia della cucina piemontese senza muoverti dal divano di casa tua! Ti piace l’idea di avere un pezzetto di Piemonte nel tuo piatto? Allora segui la nostra ricetta.
Forse non te lo aspettavi, ma il semolino non è solo per le pappe dei più piccoli! Questo oro giallo è un vero e proprio jolly in cucina. E oggi ti portiamo alla scoperta del Friciulin, ovvero il semolino in versione dolce fritto. Immagina: queste frittelle sono una gioia per il palato, croccanti fuori e morbide dentro, si possono sgranocchiare così com’è, oppure farsele coccolare da un bicchierino di Vin Santo. Senza contare che danno il loro meglio anche all’interno dell’ormai leggendario fritto misto alla piemontese, sia in versione semplice che con un tocco di cacao per i più audaci. Ma veniamo al sodo: come si preparano?
La ricetta del Friciulin: ciò che ti serve
Per trasformare la tua cucina in un angolo di Piemonte, ecco cosa ti serve: compra 1 litro di latte intero, 250 grammi di semolino, 140 grammi di zucchero semolato, la scorza di un bel limone giallo e sole, 2 uova medie da allevamenti felici, 140 grammi di pangrattato croccante e quell’olio di semi che hai nel mobiletto della cucina.
Poiché siamo in vena di cucinare, mettiamoci all’opera: versa il latte in una pentola, ciabatta dentro la scorza di limone e buttaci anche 100 grammi di zucchero. Mescola tutto con energia e mentre ti godi l’aroma del limone, porta il tutto a ebollizione. Appena comincia a borbottare, togli la scorza del limone e cospargi il semolino, sempre mescolando per non farlo impelagare in grumi antipatici. Lascia che il tutto cuocia per una ventina di minuti, o comunque finché non diventa bello spesso. Poi, stendilo in una pirofila unta e dimenticatene nel frigorifero per tipo 6 ore.
Ecco come si frigge il Friciulin
Ora che il semolino ha preso corpo, è il momento di liberarlo dalla pirofila e di dargli forma: quadratini, rettangolini, quello che ti aggrada. Poi prepara due piatti, uno per le uova sbattute e uno per il pangrattato, e inizia a impanare i tuoi pezzetti di semolino, come se non ci fosse un domani.
Finalmente, è arrivato il gran momento: scaldi l’olio a 170°C, ne fai friggere un po’ per volta finché non diventano dorati e croccanti. Li scoli, li rotoli nello zucchero rimasto e voilà, il gioco è fatto! Puoi servirli subito, magari ancora tiepidi, e dare una scossa di vita alle tue serate invernali con un dolcetto che sa di buono e di casa.
“La tradizione è custode del fuoco, non adoratore delle ceneri”, così diceva Gustav Mahler, e nel friciulin, questo dolce della tradizione piemontese, si scopre la verità di queste parole. La ricetta del semolino dolce fritto rappresenta un ponte tra passato e presente, dimostrando come i sapori antichi possano ancora oggi riscaldare i cuori e conquistare i palati, anche al di fuori dei confini regionali.
In un’epoca in cui l’innovazione culinaria sembra correre a ritmi vertiginosi, il friciulin ci ricorda l’importanza delle radici e della semplicità. Un piatto che, con pochi e umili ingredienti, riesce a evocare la storia di una regione e a trasmettere sensazioni di convivialità e calore domestico. In questo, il friciulin non è solo cibo per il corpo, ma anche per l’anima, offrendoci una lezione preziosa: nella corsa alla novità, non dimentichiamo il valore dell’eredità culinaria che ci è stata tramandata.